Glossario

A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M|N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

Ecco un utilissimo glossario di termini Bonsai.

Termine Giapponese Nome Essenza Scientifico Nome Essenza in Giapponese Stile Bonsai

A

Acaricida: sostanza usata nella lotta contro gli acari.

Acaro: animale di piccole dimensioni, simile a un insetto, ma dotato di 4 paia di zampe, capo e torace fusi insieme. Si annidano sul lato inferiore delle foglie e ne succhiano la linfa.
Acaule: pianta dotata di nodi assai ravvicinati, in modo che le foglie sembrano inserite tutte nello stesso punto e formano una rosetta.
Accestimento: fenomeno per cui, dalla porzione basale dei culmo delle graminacee, compaiono dei germogli, capaci di dare nuove piante.
In altre specie, l’accestimento può venire provocato artificialmente cimando il germoglio principale della piantina.
Acer buergerianum: Acero tridente.
Acer palmatum: Acero palmato.
Aceracee: famiglia di piante dicotiledoni, arboree o arbustive, tra cui l’acero.
Achenio: frutto secco indeiscente (che non si apre per liberare i semi), contenente un solo seme.
Acidità: anormale composizione dei terreno, sintomo di dilavamento, in seguito ad abbondanti precipitazioni, o di insufficiente
demolizione dei residui vegetali. I terreni fortemente acidi sono poveri e adatti a poche colture.
Acuprico: prodotto anticrittogamico non contenente rame.
Affrancamento: emissione di radici al di sopra dei punto di innesto.
Agamica: moltiplicazione, consiste nel distacco di una parte di pianta, da cui si forma un nuovo individuo, simile alla pianta madre.

Akadama: Terra rossa in granuli molto usata, in varie percentuali, per la composizione del terricio nei vasi bonsai.
Aka-Matsu: Pino rosso giapponese.
Akinire: Olmo cinese.
Albero: pianta dotata di un fusto, dal quale, ad altezza variabile, hanno origine delle branche principali. Anche piante che naturalmente
crescono come arbusti possono essere allevate a forma di piccolo albero.
Alburno: la parte più esterna dei legno di alberi e arbusti, formata da elementi ancora vivi, che ha la funzione di trasporto dell’acqua
dal suolo alle foglie.
Alcalinità: anormale composizione dei terreno, legata all’eccesso di sali e di alcali. E’ frequente nei climi aridi.
Aldrin: prodotto di sintesi, utilizzato per la lotta contro gli insetti; è tossico per l’uomo, ma non danneggia le piante. Si usa per combattere
gli insetti dei terreno.
Aleurodide: Questo parassita è originario dei paesi tropicali si è diffuso in tutto il globo in modo abbastanza uniforme ed è presente soprattutto nei luoghi caldi e umidi.
Sono solitamente annidati sulla pagina inferiore della foglia, dove si nutrono provocando ingiallimenti delle foglie e indebolimento della pianta, in caso di attacchi gravi la pianta può defogliarsi e morire.
Gli aleurodidi sono insetti con un apparato lambente succhiante, per questa ragione possono propagare anche virus e batteri.
Questi parassiti producono molta melata che riempie le foglie, sulla melata si possono formare delle fumaggini.
La lotta chimica è quella che al momento da i migliori risultati, è opportuno eseguire dei trattamenti abbastanza ravvicinati, uno ogni settimana per un mese, impiegando prodotti a base di piretro, acefale, dimetoato+endosulfan.
Alternanza di produzione: fenomeno tipico di molte piante da frutto, e in particolare dell’olivo, consistente nell’alternarsi di annate di produzione
abbondante con altre di scarsa produzione.
Allegagione: dei frutti giovani che dopo la fioritura restano attaccati al ramo e si avviano verso la crescita e la maturazione.
Alterno: termine che indica foglie e gemme disposte alternate sui rami.
Alto fusto: forma di governo dei bosco che consiste nel lasciare crescere le piante in forma arborea e tagliarla alla fine dei ciclo produttivo;
a differenza della ceduazione le piante vengono tagliate una sola volta.
Amento: infiorescenza ad asse allungato di fiori soltanto maschili o soltanto femminili.
Ammendamento: correzione delle caratteristiche fisiche di un terreno, grazie all’aggiunta di notevoli quantità di sostanze diverse, come sabbia,
torba o letame.
Anemocora: dicasi di dispersione dei semi operato dal vento.
Angiosperme: grandissimo raggruppamento di piante, caratterizzate dai fiori spesso appariscenti, con ovuli protetti da un ovario e semi avvolti
da un frutto.
Antera: parte dei fiore che produce polline (cellule maschili). Le antere sono spesso sostenute da un lungo filamento e l’organo congiunto si
chiama stame.
Antitesi: indica l’apertura dei boccioli fiorali.
Anticrittogamico: sostanza usata nella lotta contro i funghi e i batteri.
Antiparassitario: sostanza usata nella lotta contro i parassiti delle piante.
Apice: parte terminale di un ramo, di una radice, di una foglia o di un petalo.
Apparato boccale: complesso di organi che servono per l’alimentazione degli insetti.
Apparato boccale masticatore: apparato boccale dotato di strutture che consentono all’insetto di triturare cibi solidi. Apparato boccale
pungente-succhiante: apparato boccale dotato di strutture che permettono all’insetto di forare i tessuti delle piante e di succhiarne la linfa.
Appassimento: fenomeno dovuto a carenza di acqua, che si manifesta con l’afflosciamento di germogli e delle foglie. Si distingue un
appassimento permanente, che porta alla morte della pianta, e un appassimento temporaneo, che può verificarsi nelle ore più calde della giornata.
Ara-Kowasho: Albero dalla corteccia grossa.
Ara-Ki: Pianta appena colta in natura adatta a farne un bonsai.
Arborescente: con aspetto di albero.
Arbustivo: con caratteristiche di arbusto.
Arbusto: pianta perenne, legnosa, di dimensioni limitate, frequentemente ramificata a partire dal livello dei terreno.
Areale: area geografica entro cui sono distribuite le stazioni di una specie.
Argilloso: si dice di terreno formato di una elevata percentuale di particelle finissime; i terreni argillosi trattengono una grande quantità d’acqua,
sono compatti e difficili da lavorare.
Arilio: involucro dei seme di alcune conifere, talvolta ingrossato e carnoso, cosicché può essere confuso con un frutto.
Ascella: angolo formato dalla foglia o dal suo picciolo e dal fusto che la sostiene.
Astone: pianta arborea da frutto, innestata e allevata in vivaio per un certo numero di anni, pronta per essere messa a dimora.
Assurgente: detto di rami che assumono un andamento verticale.
Atrofia: evidentissima riduzione dei normale sviluppo di un organo vegetale, che è spesso accompagnata da malformazioni.
Austorio: apparato per mezzo dei quale i parassiti vegetali riescono ad assorbire la linfa dalle cellule delle piante ospiti.
Autoctona: specie che vive allo stato spontaneo nel territorio italiano da tempi remoti, per la quale mancano notizie sulla sua eventuale
introduzione in tempi storici.


B

Bacca: frutto con epicardio sottile e con i semi immersi in una massa carnosa e succosa.
Bambusa: Bambù.
Bancale: banco, provvisto di bordi, entro il quale si possono fare radicare talee o effettuare semine in serra.
Bankan: Stile Bonsai caratterizzato dal tronco fortemente contorto.
Barbatella: talea radicata.
Batterio: organismo unicellulare, isolato o riunito in colonie, invisibile a occhio nudo.
Batteriosi: malattia dovuta a batteri.
Beni-Shitan: Cotoneaster.
Bilobato: si dice di organo vegetale suddiviso in 2 lobi; il termine è di uso frequente per le foglie.
Bipennata: si dice di foglia doppiamente pennata, cioè divisa in segmenti (pinnule), che a loro volta sono divisi in altrettanti segmenti (foglioline).
Boccio, bocciolo: fiore non ancora schiuso.
Boke: Cotogno da fiore cinese.
Bonkei: Paesaggi in miniatura.
Borraginacee: famiglia di piante dicotiledoni caratterizzate da foglie pelose e fiori con infiorescenza scorpioide. Vi appartengono Carmona macrophylla e Carmona microphylla.
Brachiblasto: ramo accorciato, formato da internodi ridotti e quindi portante foglie addensate.
Brattea: organo simile a una foglia di forme e colore assai diversi, situato all’acella dei fiori.
Bunjin: Stile Bonsai letterati.
Buxacee: famiglia di piance dicotiledoni a cui appartiene il Bosso.
Buxux harlandii: Bosso.


C

Caducifoglia: pianta che ogni anno, all’inizio dei periodo di riposo, perde tutte le foglie
Caduco: organo di breve durata.
Calcare: roccia di origine sedimentaria, costituita essenzialmente da carbonato di calcio.
Calcareo: si dice di terreno contenente elevati quantitativi di calcare.
Calcifuga: pianta che cresce bene nei terreni privi di calcare.
Calcitazione: aggiunta di calce nei terreni argillosi, per migliorarne la struttura troppo compatta, spesso legata a carenza di calcio. Se ne
impiegano circa 200 g/mq.
Calice: parte verde più esterna dei fiore formata dai sepali.
Callo: ammasso di cellule, disposte in modo non ordinato, che si formano in corrispondenza di ferite, tagli, innesti.
Cambio: tessuto vegetale costituito da cellule capaci di dare origine a qualsiasi altro tipo di tessuto specializzato (gemme, rami, vasi linfatici, etc.).
Dalle funzioni dei cambio dipendono tra l’altro l’attecchimento degli innesti, la cicatrizzazione delle ferite e la reazione che irrigidisce i rami dei Bonsai nella posizione in cui si piega durante l’educazione. E’ situato subito sotto la corteccia.

Camelia: Camelia.
Candela: germoglio prodotto dalla gemma apicale.
Capitozza: pianta potata assai intensamente, in modo da lasciare solo il tronco o corti monconi dai rami. Le piante capitozzate emettono numerosi germogli.
Captano: sostanza chimica ottenuta per sintesi, utilizzata per la lotta contro i parassiti fungini, caratterizzata da bassissima tossicità.
Carmona macrophylla: Pianta del tè.
Carmona microphylla: Pianta del tè.
Carpinus: Carpino.
Cassone: piccola costruzione, fissa o mobile, coperta con un telaio vetrato, usata per semine anticipate, forzature, ripicchettature e per la moltiplicazione agamica.
Categoria sistematica: unità di classificazione delle piante; il genere, la famiglia, la specie, per esempio, sono categorie sistematiche.
Cellula: unità fondamentale degli organismi viventi, animali e vegetali.
Ceppaia: parte basale delle piante arboree, di solito ingrossata, sulla quale compaiono, in seguito al taglio dei fusto o dei rami, numerosi germogli, detti polloni.
Cespo: gruppo di fusti dotati di un apparato radicale comune, che possono essere divisi per dare origine a più piante.
Cespitoso: portamento di alcune piante erbacee perenni (v. Cespo) e di molti arbusti legnosi con molte branche. In questo caso ogni anno dal colletto (v.) vengono emessi nuovi germogli vigorosi che eliminano gli altri più vecchi.
Chaenomeles: Cotogno da fiore.
Chamaecyparis: Cipresso.
Chioma: complesso di branche, rami e foglie delle piante legnose, soprattutto di quelle arboree.
Chiosen-Soro: Carpino coreano.
Chokkan: Stile Bonsai eretto formale.
Chojubai: Cotogno da fiore giapponese.
Cima: infiorescenza nella quale si sviluppano per primi i fiori centrali, posti all’estremità dell’asse.
Cimatura: si esegue durante la stagione vegetativa; serve ad infittire la chioma, ridurre la dimensione delle foglie e mantenere il Bonsai nella sua misura.
Citrus limun: Limone.
Clone: insieme di individui, identici tra loro, derivati da un unico genitore per moltiplicazione vegetativa.
Clorofilla: pigmento di grande importanza, collegato alla fotosintesi, per mezzo dei quale avviene la formazione di nuova sostanza organica.

Clorosi: ingiallimento causato dalla mancanza o dalla demolizione della clorofilla; è attribuibile a motivi diversi tra cui la mancanza di luce e la manzanza di areazione della pianta.
Cocciniglia: Piccolo insetto con apparato boccale perforante con cui sottrae linfa alla pianta. Emette elementi zuccherini che ostacolano la respirazione cellulare della pianta colpita.
I trattamenti consistono nell’impiego di soluzioni di acqua e alcool da applicare con bastoncini ricoperti di cotone direttamente sulle colonie di parassiti; in alternativa si può ricorrere a trattamenti con olii minerali od insetticidi da iniziarsi a fine inverno a scopo preventivo.
Si consiglia di effettuarne tre o quattro all’anno.
Colletto: zona della pianta posta fra la radice e il fusto; ha caratteristiche anatomiche intermedie fra quelle radicali e quelle dei fusto.
Composta: si dice per lo più di foglia divisa in due o più segmenti, ma si può riferire anche a fiori o frutti composti di parecchie parti simili.
L’opposto è il semplice.
Composte: miscele di terreno, sabbia, torba, foglie decomposte, fertilizzanti, in differenti proporzioni che sono preparate secondo tecniche particolari (v. Terriccio).
Concime: sostanza di natura organica o inorganica, di origine naturale o fabbricata dall’uomo, che si aggiunge al terreno, per elevarne la fertilità.
I concimi prodotti dall’uomo contengono quantitativi stabiliti di azoto, fosforo e potassio e sono disponibili in forma solida o liquida. E’ sinonimo di fertilizzante.
Conifere: piante appartenenti alla divisione delle Gimnosperme, cosi chiamate dagli organi portanti i semi.
Corolla: complesso dei petali di un fiore.
Corteccia: strato protettivo esterno di fusti e rami, formato da cellule vive all’interno e da cellule suberose morte all’esterno.
Cotiledone: la prima foglia o le foglie che spuntano da una pianticella dopo la germinazione. I cotiledoni hanno aspetto spesso diverso da quello
delle foglie adulte che si sviluppano in seguito.
Cotoneaster: Cotognastro.
Crassula arborescens: Portulacaria.
Crataegus: Biancospino.
Cribroso: si dice di formazione attraversata da piccoli canali.
Cryptomeria japonica: Criptomeria.
Cultivar: varietà coltivata di piante.
Cupressacee: famiglia di piante conifere a cui appartengono, tra le altre, il cipresso e il ginepro.
Cuticola: superficie cerosa della foglia che la protegge da danni riducendone la perdita d’acqua.
Cydonia: Cotogno da frutto.


D

Dai-Ki: Pianta madre.
Decidue: si riferisce alle piante che perdono le foglie annualmente alla fine dei periodo vegetativo e ne producono di nuove alla fine dei
periodo di riposo. E’ l’opposto di sempreverde.
Deshojo: Acero palmato atropurpureo.
Dicotiledoni: classe di piante angiosperme che hanno due cotiledoni dell’embrione.
Dioico: si dice di pianta che porta solo fiori maschili o solo fiori femminili (p. e. la palma, il ginepro).
Diospyros kaki: Caco.
Doppio: si dice di fiore con almeno due strati di petali. Vedi anche Singolo o Semidoppio.
Dormiente: stato temporaneo di totale inattività della pianta. Il termine `dormiente” è largamente usato da molti botanici. Nel suo senso più
stretto si deve considerare che una pianta non è in periodo di “riposo”, ma “dorme”, quando il suo apice vegetativo si è disseccato (inaridito) e qualche volta
(come succede per molti bulbi) anche le radici. Vedi anche Periodo vegetativo e Periodo di riposo.
Drenaggio: nel Bonsai è una fondamentale caratteristica dei terriccio dei vaso. Le particelle grossolane di argilla e materiale organico
che con la sabbia costituiscono il terriccio, devono inzupparsi bene, ma poi lasciar defluire l’acqua in eccesso.
Drupa: varietà di frutto con la parte esterna sottile, la media carnosa e l’interna, che contiene il seme, legnosa
(ad esempio l’oliva o la pesca).
Durezza dell’acqua: caratteristica dipendente dalla quantità di calcare contenuta. Acque dure sono quelle ricche di calcare.


E

Eda: ramo.
Eda-Jin: ramo sbiancato.
Eda-Nuki: Taglio dei rami superflui.
Eda-Tsugi: Ramo innestato.
Eda-Uchi: Armonia della ramificazione.
Eda-zashi: Talea di ramo o legno duro.
Eleagnu: Eleagno.
Eliofilia: caratteristica di certe piante che tendono a vivere in ambienti molto illuminati.
Eliofilo: si dice di pianta che presenta eliofilia.
Eliofobia: caratteristica di certe piante che tendono a vivere in ambient ombreggiati.
Endoderma: lo strato cellulare più interno della corteccia del fusto e della radice.
Erbacee: si dice di piante dalla vegetazione morbida, non legnosa. Sebbene il termine sia riferito molto spesso a quelle piante perenni che
perdono tutto il loro apice vegetativo e muoiono completamente in inverno, ogni tipo di pianta che non arriva mai a produrre fusti legnosi può essere classificata
come erbacea.
Età apparente: è l’età che si attribuisce ad un Bonsai per il suo aspetto; tenuto conto della corteccia, della forma e dei rapporti di tronco e r
ami, della chioma, l’età apparente è quella stimata per un albero cresciuto in natura ed avente caratteristiche analoghe di aspetto.
Euonymos: Evonimo.
Eziolamento: imbianchimento delle piante cresciute in assenza di luce o con luce insufficiente, accompagnato da allungamento anormale
degli Internodi.
Ezo-Matsu: Abete di Ezo.


F

Fagus crenata: Faggio crenata.
Famiglia: grande gruppo di piante, simili tra di loro, formato da diversi generi.
Farina di ossa: fertilizzante ottenuto mediante la macinazione delle ossa degli animali; è particolarmente ricco di calcio.
Ferbam: sostanza chimica appartenente al gruppo dei ditiocarbammati, usata nella lotta contro i funghi. Fitofarmaci: tutte le sostanze
usate per proteggere le piante coltivate dai parassiti, animali e vegetali, e delle erbe infestanti.
Ficus formosanum: Ficus di Formosa.
Ficus retusa: Ficus retusa.
Fittonante: si dice di apparato radicale formato di una o più radici robuste, dirette verso il basso, dalle quali hanno origine altre radici
secondarie, di dimensioni molto minori.
Fittone: radice principale della pianta, che si sviluppa verticalmente verso il basso.
Floema: dal greco ‘corteccia’. E’il tessuto vascolare in cui scorre la linfa.
Fluoruri: insetticidi a base di fluoro, largamente utilizzati soprattutto per la preparazione di esche avvelenate; agiscono per ingestione.
Foglia: uno degli organi più importanti delle piante superiori, cui sono affidate diverse funzioni fondamentali, fra cui la più importante è
la fotosintesi.
Fogliame: il complesso delle foglie di una pianta.
Formazione: il processo di preparazione di un Bonsai. In questo momento esso non dà molta soddisfazione, se non anticipando, con
l’immaginazione, ciò che si otterrà. E’ un momento importante in cui vengono programmati ed attuati interventi i cui effetti, sovrapponendosi saranno evidenti
solo dopo un paio di stagioni vegetative.
Forsythia: Forsizia.
Fotoperiodo: durata della illuminazione giornaliera di una pianta.
Fotosintesi: processo importantissimo, tipico delle piante verdi dotate di clorofilla, per cui avviene la trasformazione dell’energia luminosa in
energia chimica, che permette la formazione, o sintesi, di composti organici complessi (zuccheri), partendo da sostanze inorganiche semplici
acqua e anidride carbonica).
Fraxinus: Frassino.
Fronda: ramo dotato di foglie. Con questo termine si indicano anche le foglie delle felci.
Frutto: deriva dalla trasformazione e dall’ingrossamento dell’ovaio, che avvengono parallelamente alla formazione dei semi. Nel linguaggio
comune, con questo nome si indicano anche gli aggregati di più frutti, o infruttescenze, e i falsi frutti, come il pomo, che hanno origine dall’ingrossamento dei
ricettacolo fioraie.
Fuji: Glicine giapponese.
Fuji-Buna: Faggio crenata.
Fukinagashi: stile Bonsai battuto dal vento.
Fungicida: sostanza usata nella lotta contro i funghi.
Fungo: organismo vegetale privo di clorofilla, che può vivere come parassita o come saprofita.
Fustala: bosco governato ad alto fusto.
Fusto: organo fondamentale delle felci e delle piante dotate di fiori, con funzioni di sostegno, di conduzione, di riserva e talvolta di fotosintesi.


G

Gamete: cellula che, per unione con un altro gamete, dà origine a un nuovo individuo. L’unione dei 2 gameti, detta gamia, è il processo
fondamentale della riproduzione sessuale.
Gemma: formazione tipica delle piante superiori, costituita da cellule indifferenziate e da abbozzi fogliari e protetta esternamente dalle perule.
E’ l’abbozzo di nuovi organi (rami, foglie o fiori).
Gemma a frutto: dà origine ai fiori che, dopo la fecondazione, si trasformano in frutti. sinonimo di gemma a fiore.
Gemma a legno: dà origine a un ramo.
Gemma ascellare: situata all’ascella di una foglia.
Gemma dormiente, innesto a: tipo di innesto in cui la gemma non germoglia subito. Si effettua in estate.
Gemma laterale: situata lateralmente lungo il fusto o un ramo.
Gemma vegetante, innesto a: tipo di innesto in cui la gemma inizia subito a vegetare. Si effettua, di solito, in primavera.
Germinazione: sviluppo della piantula dal seme.
Germoglio: ramo, inizialmente erbaceo, poi lignificato, che ha origine dallo sviluppo di una gemma.
Getto: germoglio erbaceo, che si può usare per fare talee erbacee.

Ginkgo biloba: Ginco.
Ginkgoacee: famiglia di piante delle gimnosperme comprendente molte specie fossili e un’unica specie vivente, il ginkgo.
Gobo-Ne: fittone radicale.
Gojo-Matsu: Pino a 5 aghi (parvilora-pentaphilla).
Goro-Tsuchi: terra a grana grossa.
Guaina: parte basale della foglia, allargata e più o meno avvolgente il fusto.
Gumi: Eleagnus.
Guttazione: fuoriuscita di acqua dagli idatodi delle piante.


H

Ha-Gari: taglio delle foglie.
Hamizu: spruzzatura delle foglie con acqua.

Hanagokoro: concime organico a lenta cessione (prodotto in Giappone). Il prodotto si poggia sul terreno alla dose di 6-10 ovuli per litro di terriccio, svolgendo la sua funzione ogni volta che si innaffia la pianta.
N-P-K: 5-5-2.
Han-Kengai: stile Bonsai semi-cascata o prostrato.
Harigane-Kake: applicazione del filo.
Hazashi: talea di foglie.
Higene: radici capillari.
Himeringo: Melo comune.
Hinoki: Cipresso giapponese.
Hjakujikko: Lagestroemia indica.
Hokidachi: stile Bonsai a scopa.
Humus: sostanza di colore scuro che si forma nel terreno
in seguito alla parziale decomposizione della sostanza organica. i terreni che
ne sono ricchi si dicono umiferi.


I

Ibridazione: incrocio fra 2 specie o varietà diverse.
Ibrido: individuo proveniente dall’incrocio fra specie o varietà differenti, che presenta caratteristiche di entrambi i genitori.
Ichii: Tasso.
Icho: Ginkgo biloba.
Idatodo: condotto esecretore delle foglie di alcune piante, dal quale viene espulsa l’acqua in eccesso.
Ilex: Agrifoglio.
Impollinazione: processo attraverso il quale il polline, prodotto dalle antere, giunge sul pistillo.
Infiorescenza: gruppo di fiori, riuniti su un unico asse.
Infruttescenza: insieme di numerosi frutti, spesso con aspetto di un frutto unico.
Innesto: metodo di propagazione delle piante che consiste nell’inserire una parte vegetativa (gemma o rametto) di una varietà selezionata su di un portainnesto.
Insetticidi sistemici: insetticidi che hanno la proprietà di penetrare nei tessuti delle piante e quindi di spostarsi insieme con la linfa.
Insetto: animale di piccole dimensioni e di forma variabile, con corpo suddiviso in capo, torace e addome, con 3 paia di zampe.
Internodo: porzione di ramo compresa tra due gemme successive.
Ishitsuki: stile Bonsai su roccia.


J

Jasminum nudiflorum: Gelsomino d’inverno.
Ju-Sei: crescita dell’albero.
Ju-Shin: cima dell’albero.
Juniperus chinensis: Ginepro cinese.
Juniperus rigida: Ginepro ad aghi.


K

Kabudachi: stile Bonsai a più tronchi.
Kaede: Acero bungeriano (tridente).
Kaido: Melo da fiore.
Kannunki-Eda: ramo deforme da eliminare.
Kansui: innaffiare.
Kan-Tsubaki: Camelia sasangua.
Kanuma: substrato di origine vulcanica a grani con pH acido (prodotto in Giappone) utilizzato per piante acidofile.
Karikomi: taglio delle fronde, rasatura.
Karin: Cotogno giapponese da frutto.
Kejaki: Olmo giapponese (Zelkova).
Kengai: stile Bonsai a cascata.
Keto-Tsuchi: torba nera per Ishitsuki.
Kinrobai: Potentilla fructiosa.
Kobushi: Magnolia stellata.
Ko-Eda: ramoscelli sottili.
Kokejun: tronco molto conico.
Kuchinashi: Gardenia.
Kuro-Matsu: Pino nero giapponese.
Kuro-Tsuchi: argilla nera.
Kusamono: erba di compagnia (erba trattata per Bonsai).


L

Lagestroemia: Lagestroemia.
Lamina fogliare: parte appiattita delle foglie, portata solitamente dal picciolo; è generalmente la parte più importante.
Larix: Larice.
Latice: liquido di solito bianchiccio (da cui il nome), ma talvolta anche di colore differente (giallo, arancione, ecc.), costituito da una emulsione di grassi, zuccheri, proteine, ecc., contenuto in alcune piante.
Latifoglia: pianta a foglie larghe.
Legnosa: si dice di pianta in cui fusto e rami diventano duri, di legno, e che tali rimangono, anche se le foglie cadono. Fusti e rami legnosi sono più o meno permanenti.
Lenticella: piccolo poro della corteccia che permette la respirazione dei tessuti dei tronco e dei rami.
Lilac: Lillà.
Ligustrum: Ligustro.
Linfa: liquido che circola nelle piante, formato da acqua e sostanze minerali (linfa grezza) o da acqua e sostanze organiche elaborate dalle parti versi (linfa elaborata).
Lobo: nella foglia, intaccatura arrotondata al margine.


M

Macroblasti: rami dotati di lunghi Internodi, in contrapposizione ai brachiblasti.
Majumi: Evonimo.
Malathion: composto chimico, appartenente al gruppo degli esteri fosforici, usato nella lotta contro i parassiti animali. Il meno tossico dei parathion e dei metilparathion ed è dotato di persistenza limitata.
Malus: Melo.
Mame: riferito a Bonsai di altezza compesa tra 7,5 e 15cm.
Mansaku: Amamelis.
Marciume: alterazione dei tessuti dovuta ad attacchi di funghi e di batteri o a condizioni ambientali sfavorevoli.
Margotta: tipo di moltiplicazione; consente nel far radicare il ramo di una pianta incidendolo e avvolgendolo con terriccio e fango.
Marza: porzione di una pianta innestata su un portainnesto, per ottenere un nuovo individuo. E’ sinonimo di gentile e onesto.
Meiboku: Bonsai vecchio, antico.
Meristema: tessuto vegetale formato da cellule capaci di dividersi e dare così origine a nuove cellule.
Mesofillo: porzione della foglia compresa tra l’epidermide superiore e quella inferiore.
Messa a dimora: il complesso di operazioni con cui una pianta viene collocata nel luogo in cui deve crescere. E’ sinonimo di piantamento.
Metilparathion: prodotto chimico, appartenente al gruppo degli esteri fosforici, utilizzato nella lotta contro i parassiti animali.
E’ fortemente tossico al momento dell’impiego, ma di persistenza limitata.
Me-Tsumi: spuntare le foglie.
Miceli: classe o pseudoclasse di funghi Eumicetofiti.
Micelio: il corpo dei funghi, costituito da ammassi più o meno voluminosi di filamenti allungati.
Mijama Kaido: Melo da fiore selvatico.<
Mi-Mono: Bonsai con frutti.
Misho: coltivare Bonsai da seme.
Misho-Mono: Bonsai ottenuto da seme.
Mizu-Gire: troppo secco.
Mizu-Goke: muschio d’acqua.
Mizuki: Corniolo.
Momiji: Acero palmato.
Monopodiale: si dice di ramificazione a fusto semplice, cioè con un solo asse principale.
Moltiplicazione: complesso di processi, per cui, da un individuo, hanno origine numerose altre piante.
Monoicismo: fenomeno per cui una pianta presenta ben distinti nello stesso individuo fiori maschili e fiori femminili.
Moracee: famiglia di piante dicotiledoni cui appartengono, ad esempio, gelso e ficus.
Morus: Gelso.
Moyogi: stile Bonsai eretto casuale.
Murraya panuculata: Murraia.


N

Ne: radici.
Neagari: stile Bonsai a radici esposte.
Nebari: radici in evidenza, piede del Bonsai.
Nebulizzazione: suddivisione di un liquido in minutissime gocce. La moltiplicazione agamica con la nebulizzazione è una tecnica che mantiene le talee con foglie in un ambiente saturo di umidità (acqua nebulizzata con frequenza): in questo modo intorno alle foglie si mantiene una pellicola d’acqua che abbassa la temperatura dell’aria e delle foglie favorendo la radicazione.
Nejikan: stile Bonsai ripiegato su se stesso.
Nervatura: complesso di vasi conduttori, che percorrono la lamina fogliare e che, a volte, sporgono sulla pagina inferiore.
Ne-Tsuranari: stile Bonsai con più tronchi cresciuti dalla stessa radice.
Ne-Tsugi: radice innestata.
Ne-Zashi: taglio delle radici o talea di radici.
Neutro: si dice di elemento (terreno, terriccio da vaso, acqua) che non è né acido né alcalino. Nella scala dei pH, neutro ha un livello 7.
Vedi anche Acido, Alcalino e pH.
Nishiki-Matsu: Pino nero corticosa.
Nodo: parte dei rami e dei fusto, in corrispondenza della quale hanno origine.


O

Obai: Gelsomino invernale.<
Occhio: termine che ha due diversi significati in orticoltura e fioricoltura. Può essere una gemma non sviluppata su un fusto o su un tubero oppure il centro di un fiore circolare di colore contrastante con il resto dei fiore stesso.
Ojaki: pianta madre per ricavare margotte.
Oki-Goe: concime in palline o polvere.
Olea europea: Olivo.
Oleacee: famiglia di piante dicotiledoni, arboree o arbistive. Comprende Ligustro olivo, frassino e forsizia.
Olio bianco: prodotto ad azione insetticida, ottenuto dal petrolio, usato in primavera-estate contro le cocciniglie.
Olio giallo: prodotto insetticida ottenuto dalla mescolanza di olio bianco con dinitroortocresolo, usato al posto dell’olio bianco, a concentrazioni elevate, nei trattamenti invernali contro cocciniglie, acari e uova di afidi.
Omono: riferito as un Bonsai di grosse dimensioni.
Ormoni da ferita: sostanze prodotte nei tessuti vegetali sottoposti a traumi (rotture, torsioni etc.), che localmente accelerano la cicatrizzazione e che provocano nel resto dell’albero il risveglio delle gemme dormienti.


P

Pagina fogliare: superficie inferiore o superiore della lamina della foglia.
Palizzata: tessuto vegetale composto da cellule ricche di clorofilla, di forma allungata e disposte in ordine verticale.
Parassita: pianta superiore, insetto, crittogama, batterio o virus, che vive a spese di altri organismi.
Parathion: composto chimico, appartenente al gruppo degli esteri fosforici, da usare nella lotta contro i parassiti animali. t altamente tossico ai momento dell’ impiego, ma di persistenza limitata.
Parenchima: tessuto che forma le parti fondamentali degli organi delle piante superiori ed esplica funzioni vitali.
Peduncolo: porzione di ramo che sostiene un fiore o un frutto.
Pepper tree: Albero del pepe.
Periodo di riposo (o stasi vegetativa): arco di tempo nel quale lo sviluppo di una pianta rallenta o si arresta.
Periodo vegetativo: arco di tempo nel quale si realizzano, durante l’anno, la crescita e io sviluppo della pianta.
Pezza, innesto a: particolare tipo di innesto, consistente nel sostituire, sul soggetto, un rettangolo di corteccia, con un altro di dimensioni
simili, portante una gemma.
pH: simbolo utilizzato per indicare la basicità o l’acidità di una soluzione. La soluzione è neutra, cioè né acida né basica, quando il pH è 7; è acida se il pH è inferiore a 7; è basica se il pH è superiore a 7.
Piantula: piantina da poco germinata dal seme.
Picciolo: parte della foglia che unisce la lamina ai ramo portante.
Picea abies: Abete rosso.
Piede: è cosi chiamata la base dei tronco nel punto in cui esce dal terreno. Per il Bonsai è importante perché lo si deve cercare robusto, ben formato e con grosse radici superficiali.
Pieno e vuoto: il profilo di un Bonsai deve essere aereo. La sua chioma trae vantaggio dai vuoti attraverso i quali si vede lo sfondo disegnato
dal profilo della chioma.
Pinacee: famiglia di piante d’alto fusto, resinose, a cui appartengono, tra le altre, il pino, il larice e l’abete (ord. Conifere).
Pinus pentaphylla: Pino a cinque aghi.
Pinus thumbergii: Pino nero.
Pistilli: apparato femminile dei fiori.
Podocarpus macrophylla: Podocarpo.
Pollone: germoglio che si origina da una gemma dei fusto o sulle radici o in seguito al taglio della pianta a livello dei terreno.
Potatura: indica il taglio dei rami maturi che si effettua di solito durante il periodo di stasi vegetativa.
Portainnesto: parte inferiore di una pianta bimembre, dotata di radici, sulla quale si innesta la marza, o gentile. E’ sinonimo di soggetto.
Pre-bonsai: dissentiamo dall’uso di questo termine dietro cui si celano quasi sempre speculazioni commerciali. Nel Pre-bonsai la successione di interventi di educazione è soltanto abbozzata: esso può apparire promettente ma certamente non è ancora a livelli estetici apprezzabili. I rami non sono ancora impostati, il tronco non è strutturato, non è ancora formata la ramificazione fine.
Propaggine: tipo di moltiplicazione vegetativa, che consiste nel sotterrare un ramo o una parte dei fusto senza toccarli dalla pianta madre.
Si effettua la separazione solo quando dal ramo si sono formate radici in numero sufficiente da permettere al ramo stesso una crescita autonoma, con
conseguente formazione di una nuova pianta.
Prunus mume: Albicocco giapponese.
Punica granatum: Melograno.
Pyracantha: Piracanta.


Q

Quercus: Quercia.
Quiescenza: periodo di riposo delle piante, che coincide normalmente con il verificarsi di condizioni climatiche sfavorevoli.


R

Rachide: nervatura centrale di una foglia composta, che è una estensione dei picciolo.
Radice: organo della pianta che normalmente si sviluppa sotto terra e ha funzione di ancoraggio al terreno, di assorbimento e di conduzione della linfa. Sono note anche radici aeree, per esempio quelle delle orchidee. Le radici principali si formano direttamente dall’embrione; le radici secondarie o laterali si formano da quella principale; le radici accessorie si formano in corrispondenza dei nodi dei fusto; le radici avventizie si formano dalle foglie, in seguito a stimoli esterni. La radice principale manca negli individui ottenuti vegetativamente. Sono note anche radici metamorfosate, come quelle tuberizzate.
Radici superficiali: servono a dare al Bonsai l’aspetto di un albero saldamente ancorato al terreno. Disposte a raggiera, ben raccordate al tronco, e con forme ad andamento di estrema naturalezza.
Ramo: asse secondario, che ha origine dal tronco o da altri rami e ne ripete la struttura.
Resina: sostanza emessa dalle piante, soprattutto dalle conifere.
Rhododendron lateritium: Azalea.
Rigetto: ramo che compare alla base della pianta o in prossimità delle zone di taglio dei fusto e dei rami.
Rinvasatura: trasferimento delle piante da un vaso a un altro di dimensioni maggiori.
Ripicchettare: significa trapiantare le piantine dai vasi o dalle cassette in cui erano state seminate in altri contenitori dove le piantine
possono essere collocate da sole, oppure a una certa distanza l’una dall’altra.
Riproduzione: insieme di processi mediante i quali si formano nuovi individui.
Ritidoma: la parte più esterna della corteccia dei tronchi, sovente staccata o variamente fessurata. Spesso viene chiamata scorza.
Rizoma: fusto che cresce orizzontalmente sia sottoterra sia a fior di terra. Di solito è l’asse principale della pianta che produce radici nella
posizione inferiore e porta foglie e steli fiorali nella parte superiore.
Rosa: Rosa.
Rotenone: sostanza insetticida, estratta da numerose piante, che agisce per contatto e per ingestione. L innocuo per l’uomo.


S

Sabamiki: stile Bonsai a tronco scavato.
Sabbia: frazione di terreno composta di particelle alquanto grossolane; se è contenuta in quantità elevate, conferisce al terreno stesso caratteri di permeabilità e di facile lavorabilità, ma lo rende anche siccitoso.
Sagerethia theezans: Sagerezia.
Saikei: una particolare variante degli stili Bonsai caratterizzato da paesaggi in miniatura con rocce ed alberi.
Sangue secco: fertilizzante ottenuto attraverso l’essiccazione e la macinazione dei sangue degli animali.
Sankan: 3 tronchi dalla stessa radice.
Sashi-Ho: talea
Sashi-Ki: riproduzione da talea.
Satsuki: Azalea giapponese.
Sciafilia: tendenza a vivere in zone o ambienti ombreggiati.
Scorpioide: si dice di infiorescenza o ramificazione di tipo simpodiale che, sviluppandosi asimmetricamente, assume un aspetto simile a una coda di scorpione.
Seigen: Acero palmato ornato.
Seishi: impostare un Bonsai.
Seme: organo formato dall’embrione e dalle sostanze di riserva, protetto da tegumenti, che ha la funzione di diffondere la specie. L’embrione rappresenta la pianta quiescente, nei primissimi stadi di vita.
Sempreverde, pianta: che non perde completamente le foglie all’inizio della cattiva stagione, ma ogni anno ne lascia cadere una parte, che viene sostituita da foglie nuove, in modo che la chioma non è mai spoglia.
Sentei: taglio dell’albero.
Sepalo: ciascuna delle fogliolini che formano il calice di un fiore.
Serissa foetida: Serissa.
Serissa foetida variegata: Serissa variegata.
Serra: costruzione stabile di vario tipo, ma fondamentalmente costituita da una struttura di legno o di metallo sostenente una copertura ininterrotta di materiale trasparente, in cui si possono variare sensibilmente le condizioni ambientali.
Serra calda: serra riscaldata in continuità, con vari sistemi, per coltivarvi piante particolarmente delicate.
Serra fredda: serra non riscaldata.
Sessile: si dice di foglia e di fiore che spuntano direttamente dal fusto rispettivamente senza picciolo e senza stelo.
Sfagno: tipo di muschio, che si trova in grandi quantità in luoghi particolari, come le torbiere, usato spesso dai vivaisti nella coltivazione di speciali tipi di piante, per la sua capacità di impregnarsi d’acqua e di cederla lentamente.
Shakan: stile Bonsai inclinato.
Sharimiki: stile Bonsai con tronco scortecciato.
Shimeshara: Stewarthia (pseudo camelia).
Shimotsuke: Spirea.
Shinme-zashi: Talea di germoglio.
Shinpaku’: Ginepro cinese.
Shobjaku: Barberis.
Shohaku: conifere.
Shoki: Bonsai raccolto in natura.
Simpodiale: si dice di ramificazione che in ogni boforcazione
presenta un ramo più lungo dell’altro. Si contrappone a monopodiale.
Sokan: Bonsai con 2 tronchi dalla stessa radice.
Soro: Carpino giapponese.
Sostituzione dell’apice: quando si vuole ridurre l’altezza di un pre-bonsai, invece di accorciarlo, si può scegliere un ramo laterale e, coi filo, guidarlo ad assumere la funzione della cima che è stata asportata.
Sottospecie: raggruppamento di individui appartenenti alla stessa specie, in base a caratteri di notevole importanza; la sottospecie può a
sua volta essere suddivisa in varietà.
Specie: è la categoria sistematica elementare, che riunisce individui simili fra loro e interfertili, dal cui incrocio hanno origine individui a loro volta simili ai genitori e normalmente fertili.
Spora: cellula o complesso di poche cellule (sempre invisibili a occhio nudo) che servono per la riproduzione delle piante e che germinando danno origine a un nuovo individuo. Nelle felci, le spore, che sono simili a polvere, sono di solito racchiuse in sporangi di color bruno nella pagina inferiore delle fronde.
Stame: foglie fiorali profondamente trasformate che costituiscono l’apparato sessuale maschile. Nella forma tipica, uno stame è costituito da un lungo filamento, sormontato da un sacco apicale (antera) dove si formano e maturano i granuli di polline.
Stewartia pseudocamellia: Stuartia.
Stipula: foglia cresciuta simile a una lamella, che si trova alla base dei picciolo in alcune piante.
Stomi: pori di respirazione delle foglie, quasi sempre concentrati sulla pagina inferiore.
Stoloni: fusto specializzato che si sviluppa all’ascella di una foglia al colletto della pianta, cresce orizzontalmente lungo il terreno e forma una nuova pianta ad uno dei nodi.
Succhione: germoglio che spunta direttamente da una radice e che sviluppa da solo foglie e radici.
Sugi: Criptomeria Japonica.
Suiban: vassoio basso senza fori di drenaggio.
Suiseki: paesaggi di pietra in vaso suiban.


T

Tachia-Gari: attaccatura del tronco (colletto).
Tachibana-Modori: Piracanta.
Take: Bambù.
Talea: parte di una pianta che viene stimolata a emettere radici, per produrre un nuovo individuo.
Tanegi: materiale Bonsai.
Tecnica Colturale: insieme delle norme che devono essere seguite nella coltivazione di una pianta.
Tegumento: involucro protettivo, in genere impermeabile ai liquidi e ai gas, che avvolge l’embrione nei semi.
Tekishin: togliere i germogli.
Terminale: si dice di gemma, germoglio, fiore situati più in alto, rispetto agli altri, su un fusto o sui rami.
Terreno: strato superficiale della crosta terrestre, derivato dalla disgregazione delle rocce e modificato dall’azione dei clima e dei vegetali.
Terricci: sono così chiamate le miscele o composte di terreni e di altri elementi usate per coltivare le piante in vaso. Per dare migliore struttura al terreno dei vasi si usa aggiungere sabbia e sostanze organiche come torba o terriccio di foglie. Nella preparazione di questi terricci è necessario setacciare il terreno per renderlo uniforme ed eliminare le parti grossolane. I terricci si preparano alcuni giorni prima dell’uso per permettere all’umidità di diffondersi in modo omogeneo.
Tocho-Shi: ramo troppo cresciuto.
Torba: materiale ricco di sostanza organica indecomposta o parzialmente decomposta, che si estrae in luoghi umidi, detti torbiere. Viene usata come combustibile ed è largamente impiegata in giardinaggio per la preparazione di composte.
Toriki: margotta.
Toriki-Mono: Bonsai da margotta.
Tosho: Ginepro ad aghi.
Trapianto: operazione consistente nel trasferimento di giovani alberi, piantine e talee dal terreno in cui si trovano a un altro terreno.
Tronco: il fusto lignificato delle piante arboree.
Tropísmo: è la capacità degli alberi di sviluppare la stessa chioma sempre verso l’alto e la luce, e le loro radici verso il basso e l’acqua. Nel Bonsai questi tropismi vengono usati per modificare lentamente ma senza artifizi, la direzione dei rami e radici.
Tsubaki: Camelia.
Tsuge: Bosso a foglia piccola (ilex crenata).
Tsugi-Ki: Bonsai prodotto da innesto.
Tsuri-O-Toru: fissare la pianta al vaso.


U

Ume: Albicocco giapponese (prunus mume).
Umemotsuke: Agrifoglio.


V

Variegate: si dice di foglie (e qualche volta di fiori) che hanno macchie o striature di colore diverso di quello di base.
Varietà: categoria sistematica inferiore alla specie. Di solito, questo termine è riservato alle piante che crescono spontanee, mentre per le numerose varietà coltivate, spesso ottenute mediante l’impiego di particolari tecniche, viene usato il termine cultivar.
Varietà: insieme di individui di una stessa specie, con caratteristiche simili, ma differenti da quelle di altri individui della specie.
Verticilio: gruppo di tre o più foglie o fiori, prodotto dallo stesso nodo, a forma di raggiera.


W

Wabi-sabi: costituisce una visione del mondo giapponese, o estetica, fondata sull’accoglimento della transitorietà delle cose. Tale visione, talvolta descritta come ‘bellezza imperfetta, impermanente e incompleta’ deriva dalla dottrina buddhista dell’ anitya (impermanenza). Leggi su Wikipedia
Wisteria floribunda: Glicine.


X

Xilema: tessuto generato dal cambio verso l’interno; ha la funzione di trasportare l’acqua ed i sali minerali dei terreno alle foglie; ha anche la funzione meccanica di sostegno. In generale è la parte legnosa dei vegetali.


Y

Yamadori: raccogliere Bonsai in natura.
Yamadori-Shitate: Bonsai ottenuti da raccolta in natura.
Yama-Sakura: Ciliegio selvatico.
Yanagi: Salice piangente.
Yobi-Tsugi: innesto di un ramo.
Yose-Ue: stile Bonsai a foresta-boschetto.


Z

Zakuro: Melograno.
Zelkova nire: Olmo cinese.
Zelkova serrata: Olmo giapponese.
Zolfo: elemento chimico usato, in diverse forme, nella lotta contro i funghi, e in particolare contro gli oidi.
Zooki: Bonsai di caducifoglie.

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